All’interno di una delle strade romane più antiche, l’Appia, poco dopo avere superato il mausoleo di Cecilia Metella, si trova la villa di Massenzio. Ma chi era costui? Massenzio fu tanto un imperatore, quanto lui stesso il figlio di un imperatore romano, Massimiano, il padre che per quasi un ventennio governò insieme con Diocleziano.
L’impero romano si era appena ripreso dalla crisi del III secolo. Era il periodo delle tetrarchie, ovvero: due Augusti e due Cesari, nei rispettivi imperi d’occidente e d’oriente. La forma di governo riscosse un po’ di successo nel suo primo ventennio. Tuttavia le crescenti ostilità tra Massimiano e Costantino scatenarono una guerra civile per il controllo totale dell’impero. All’inizio Massenzio si schierò contro il padre (che lo rinnegò), tuttavia dopo la sua morte cercò di incarnare il ruolo di figlio devoto.
Non ebbe successo. Il 28 Ottobre 312 d.C perì nella battaglia di Ponte Milvio contro le forze capeggiate da Costantino. Anni prima della sua morte, decise di fare dell’Appia la sua dimora. Massenzio decise di costruire questa villa che era composta da tre aree principali: il palazzo, il circo di Massenzio e il Mausoleo dinastico. Si presuppone, che l’imperatore romano decise di seppellire suo figlio, Valerio Romolo (morto in tenera età), all’interno del complesso. Dopo la sua morte, la villa fu abbandonata.
Col trascorrere dei secoli, giungiamo al 1825, anno in cui Giovanni Torlonia acquistò la villa. Tramite gli scavi condotti da parte della famiglia Torlonia, siamo oggi in grado di accertarci dell’autenticità del luogo di sepoltura del figlio di Massenzio, che era morto in adolescenza. Lo confermano infatti le iscrizioni sulle lapidi rinvenute. Il circo di Massenzio fu messo in risalto in occasione delle olimpiadi di Roma del 1960.
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