Fondata il 24 Dicembre 1913 da John Knowles, Fitch Ratings è una delle agenzie globalmente più rilevanti, assieme a Moody’s e Standard & Poor’s, per la valutazione del credito e del rating, ossia la valutazione della capacità di un Paese o di una società di pagare o venir meno ai debiti presi verso i creditori.
I criteri di valutazione del rating sono espressi mediante un voto a lettere, dal massimo grado di solvibilità AAA+ allo stato di insolvenza D (C per Moody’s). Si tratta di uno strumento molto importante in quanto, oltre a determinare il costo di prestito e le successive condizioni di rimborso, aiuta gli investitori a monitorare gli investimenti nel tempo. Infatti, un possibile downgrade di un emittente da parte di una delle tre società citate rappresenterebbe un campanello d’allarme senza il quale i mercati e i singoli investitori non potrebbero ristrutturare tempestivamente i propri investimenti finanziari.
Un recente caso di declassamento da parte di Fitch riguarda proprio l’Italia, il cui rating da “BBB” è sceso a “BBB-” , il più basso tra i Gradi d’Investimento e appena sopra i Gradi di Non Investimento. Nel comunicato ufficiale si legge che: “Il declassamento riflette il significativo impatto della pandemia globale Covid-19 sull’economia italiana e sulla posizione fiscale dell’emittente sovrano”.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri non tarda a replicare, affermando che: “I fondamentali dell’economia e della finanza pubblica dell’Italia sono solidi”, per poi aggiungere “L’agenzia è intervenuta anticipando la valutazione del rating programmata per il 10 luglio. L’accelerazione sarebbe giustificata dal deterioramento in atto del quadro macroeconomico e della finanza pubblica. Si tratta tuttavia di effetti interamente dovuti a una causa esogena e temporanea”. Per di più: “La valutazione – prosegue Gualtieri – non tiene conto delle rilevanti decisioni assunte nell’Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte”.
Mentre Standard & Poor’s ha già confermato il rating dell’Italia a BBB, l’attenzione si sposta su Moody’s, che pubblicherà i rating delle principali potenze economiche il prossimo 8 maggio.